venerdì 1 aprile 2011

Il pensiero musicale del giorno: Children, Robert Miles

Direi più che altro della notte, anche perché questa canzone, appartenente al genere trance, è parecchio notturna.
Una canzone su cui possiedo parecchi ricordi, accumulati durante gli anni; anche se, appena la sento, me ne viene sempre uno cretinissimo in mente:
io, in montagna in Abruzzo con genitori e i miei zii, dodici anni massimo, ballavo in una discoteca per sfigati con le mie due cuginette mie coetanee. A dodici anni ero già sul pezzo del mondo della musica, seguendo come un pazzo Mtv Europe su telepiù. Conoscevo, dunque, benissimo la canzone di Robert Miles, così che quando il dj l'ha suonata ho esultato facendo il gradasso con le mie due cuginette che non conoscevano quella canzone famosissima. Ricordo benissimo la mia frase stupita piena di disappunto:" Ma come? Non conoscete Children di Robert Miles? Ma dove vivete? E' la canzone del momento!"
Sì, ero stupido sin da piccolo.
Andando avanti con gli anni ho apprezzato sempre di più questo pezzo (vabbé io amo gli anni '90 in toto, quindi sono di parte). Però, al di là della base unz unz (che aveva un suo perché per l'epoca), la melodia del pianoforte è ipnotica e si sposa bene col video in cui questa bimba osserva in un lungo viaggio il mondo scorrere veloce. Ipnoticamente, appunto.
Chissà che fine ha fatto il buon Robert.

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