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sabato 9 aprile 2011

E d'improvviso...

...mi squagliai. No, dico davvero. Non so dalle altre parti d'Italia, ma qui a Milano oggi è 9 luglio, non di certo il 9 aprile. Insomma, la primavera non mi ha mai fatto impazzire più di tanto: troppa incertezza e troppi starnuti attorno a me, di solito. Ma cazzo, che fine ha fatto la tiepida frescura della settimana scorsa, dove la temperatura era paradisiaca? Cacchiarola, oggi c'è un'afa pazzesca, in bici mi stavo liquefacendo alle quattro del pomeriggio. Alla fine tutto si risolve nel fatto che l'estate (a qualsiasi stagione dell'anno) senza mare non ha ragione d'esistere. Vado nel congelatore.

domenica 3 aprile 2011

Vorrei...

Vorrei tornare agli anni '90.

Vorrei poter vivere per sempre e non invecchiare mai. O almeno che i periodi della vita si raddoppiassero.

Vorrei capire cosa sono, lavorativamente parlando.

Vorrei non dover perdere mai nessuno di importante.

Vorrei che le persone la smettessero sempre di trovare il lato negativo negli altri e connotarsi in questo modo di odio.

Vorrei che gli affitti e i soldi delle case non fossero così dannatamente alti.

Vorrei viaggiare per tutto lo stracazzo del mondo e inebriarmi dei suoi odori, perché il viaggio è il motivo principale, per me, di vivere.

Vorrei sentire l'odore del mare.

Vorrei capire perché sono sempre così nostalgico.

Vorrei essere più fiducioso nelle mie possibilità.

Vorrei accontentare sempre tutti.

Vorrei che non esistesse l'accidia.

Vorrei che non esistesse la religione.

Vorrei che non esistesse il pettegolezzo né il giudizio superficiale malvagio.

Vorrei che tutto fosse musica.

Vorrei non trovarmi sll'orlo delle lacrime, siano esse di gioia o tristezza, quando siamo soli io e la musica.

Vorrei non volere.

And i know that it's true, I can tell by the look in your eyes.

venerdì 1 aprile 2011

Il pensiero musicale del giorno: Children, Robert Miles

Direi più che altro della notte, anche perché questa canzone, appartenente al genere trance, è parecchio notturna.
Una canzone su cui possiedo parecchi ricordi, accumulati durante gli anni; anche se, appena la sento, me ne viene sempre uno cretinissimo in mente:
io, in montagna in Abruzzo con genitori e i miei zii, dodici anni massimo, ballavo in una discoteca per sfigati con le mie due cuginette mie coetanee. A dodici anni ero già sul pezzo del mondo della musica, seguendo come un pazzo Mtv Europe su telepiù. Conoscevo, dunque, benissimo la canzone di Robert Miles, così che quando il dj l'ha suonata ho esultato facendo il gradasso con le mie due cuginette che non conoscevano quella canzone famosissima. Ricordo benissimo la mia frase stupita piena di disappunto:" Ma come? Non conoscete Children di Robert Miles? Ma dove vivete? E' la canzone del momento!"
Sì, ero stupido sin da piccolo.
Andando avanti con gli anni ho apprezzato sempre di più questo pezzo (vabbé io amo gli anni '90 in toto, quindi sono di parte). Però, al di là della base unz unz (che aveva un suo perché per l'epoca), la melodia del pianoforte è ipnotica e si sposa bene col video in cui questa bimba osserva in un lungo viaggio il mondo scorrere veloce. Ipnoticamente, appunto.
Chissà che fine ha fatto il buon Robert.

giovedì 31 marzo 2011

Pensieri del crepuscolo

Penombra della sera, stanco, pensoso. ULTRA dei Depeche Mode a cullarmi e ricordare tramite stralci di immagini un periodo non troppo recente.

ULTRA, così potente e incazzato in alcuni punti, così dolce e malinconico in altri. Essere soli a casa per troppo tempo non fa molto bene, soprattutto al mio cervellino che non aspetta altro che una scusa per drogarsi della sua sostanza migliore: la nostalgia.
La giovinezza sfiorisce, si passa ad un'altra era. Un'era che poi passerà e che rimpiangerò a sua volta. Chissà a cosa penserò quando andrò via.
Ma voi ci pensate mai alla morte? Ci pensate mai al fatto che non esisterete più e che tutto quello che avete fatto, dall'amare, all'essere persone migliori, ad esservi accapigliati per la vostra diva pop ad aver calcinculato una persona a voi stretta, all'aver inventato qualcosa di geniale, sarà servito praticamente a nulla? Cioè, forse alcune cose che avete fatto durante la vostra vita avranno influenze nel lungo e medio termine sulla vita degli esseri umani a venire...ma quando fra cinque miliardi di anni il sole sarà esploso e il pianetino sul quale siamo sarà spazzato via, cosa resterà delle nostre esistenze?

No, questo non è solo un blog di cazzate. La parvenza potrebbe essere quella: eros, scemenze, trash, grafica, arte...
Mi ero imposto di non cedere stavolta al mio lato intimistico. E' impossibile. Voglio esprimermi e devo esprimermi anche in questo modo. Io sono anche questo. Per questo motivo ho deciso di recuperare pensieri scritti in un blog di cinque anni fa ormai...e di porli in relazione con questo. Perché alla fine sono sempre io.

E c'è da dire che i peperoni li sto cucinando e non li ho ancora mangiati, eh.

martedì 29 marzo 2011

Della morte e dei vortici

Tornavo dalla pausa pranzo e camminavo per strada rintontito dall'abbiocco e con il mio iPod nelle orecchie. Ad un certo punto il mio sguardo si è posato distrattamente su una scena vista e rivista più volte, ma insolita qui a Milano.
Una folla di persone sostava dinanzi al portone di un palazzo, ghirlande di fiori tutto attorno ed una bara in legno trasportata da alcuni uomini.
L'ho guardata distrattamente, buttando l'occhio appena e ho proseguito prontamente diritto per continuare la mia vita. Il mondo mica si ferma. C'è una taglientissima quanto inevitabile crudeltà in questo.

Un solo pensiero stronzo nella mia mente: un giorno ci sarò io là dentro e magari, mentre la mia vita si sarà interrotta, il mondo continuerà ad andare avanti incarnandosi in un giovane stonato dalla pausa pranzo, indaffarato e ricco di cose da fare e vivere, che mi degnerà di uno sguardo distratto e malinconico. Un giovane che spero non sia ancora nato.

Pensieri lavorativi

Sono distrutto. Sono finito in un vortice lavorativo. Sono a martedì, ma mi sento già a venerdì, solo che ho altri 4 giorni prima del week-end.

Cazzo, se penso che questo week-end manco mi potrò riposare perchè io e il mio ragazzo abbiamo avuto la geniale idea di dipingere il salotto. Voglio ritrovarmi improvvisamente su una spiaggia caraibica con le chiappe nell'acqua!

martedì 22 marzo 2011

Varie ed eventuali sul marciapiede

Al mattino esci di casa per andare al lavoro, svolti l'angolo e...


Lezione numero 1:

Mai e ripeto MAI discutere col proprio ragazzo alle tre e mezza del mattino soprattutto se il giorno dopo devi lavorare. Fra poco sbatterò con la testa sulla tastiera, cazzarola.

domenica 20 marzo 2011

Pensieri sparsi

Pomeriggio di silenzi sparsi. La luce è forte, ma l'idea di crepuscolo m'assale. Nella mente riecheggiano note acute di pianoforte, musiche tristi mai composte, eseguite solo nella mia mente, confusa, stranita che cerca di racchiudere tutto con un gesto da maestro d'orchestra, quel gesto che con la chiusura del pugno intima il silenzio agli strumenti.
La felicità c'è, ma un giorno non ci sarà. Sono davvero capace di godere? O per godere devo continuamente cercare altro? Sentirsi inappagati è l'unico modo per essere seriamente felici.

Un violino, lontano. Il sole dalle tapparelle, l'apatia di una domenica pomeriggio, una marea di pensieri senza senso. Silenzio.

venerdì 18 marzo 2011

In giro per Milano: Piccole bellezze.

E' stata davvero una splendida giornata. La passeggiata che ho fatto, rigorosamente da solo, mi ha aiutato a riflettere su alcune cose rendendomele più chiare. Quando i trenta sono vicini, cominci a fare il punto della situazione su varie cose. Solo che io sto punto della situazione lo sto facendo da 5-6 anni, anno più anno meno.

Uscire fuori di casa, viversi un minimo la città accarezzati dal sole ti può rimettere in pace con te stesso, almeno fino alla prossima crisi o nube.

Milano non è così orribile come molti la descrivono. Ad un tratto puoi imbatterti in palazzi eleganti e raffinati, antichi, imponenti pur non essendo alti.


Oppure basta sostare in una delle tue piazze preferite per renderti conto che ci sono angoli imperdibili anche in questa città. Piazza del Carmine, per esempio, mi fa impazzire.

E poi la Primavera che sboccia ai piedi del Duomo, come sono romantico!

In giro per Milano

Data l'enormità di azzurro nel cielo oggi e l'alto tasso di primavera si esce e voi verrete con me che devo imparare ad usare blogger per iphone, suvvia si parte:




Adoro questi post totalmente inutili...amo questa luce ed amo...i tram!





La luce è davvero bellissima, sono solo con una giacchetta di cotone ed una t-shirt e ho caldo. Aria di Primavera a più non posso.
Milano col sole ti fa davvero venire voglia di passeggiare. Cazzo e m'è venuta anche una voglia fottutissima di andare a ballare (so che non ci incastra una mazza, ma sticazzi). A passeggio, guardo le mie vetrine preferite. Adoro soffermarmi davanti a quella di Guzzini in via Pontaccio. Amo Guzzini, ho praticamente anche le mutande Guzzini.
E poi anche il commesso che di solito vi lavora merita. Peccato che oggi non c'era.



Infine, fermata d'obbligo a La durée in Via Spadari a strafogare col mio ragazzo, che mi ha raggiunto all'uscita da lavoro, dei deliziosissimi quanto orgasmanti macarons che costeranno pure un occhio della testa (dieci son venuti 14 euro tipo) ma ci valgono ogni singolo centesimo. E poi la vetrina è graziosissima ed irresistibile!


Scorci di azzurro

É stupendo svegliarsi aspettandosi un grigio antracite e invece intravedere uno splendido blu a darti il buongiorno. Sembra esserci l'estate ad attenderti fuori dalle finestre, ma io mi accontento anche della primavera! Sono ancora nel letto, comunque! Buongiorno a tutti! Yaaaawn!


mercoledì 9 marzo 2011

Morire in ufficio

Stanno verniciando la porta d'ingresso del mio ufficio. Ho due possibilità per morire:

1) La puzza assassina di vernice che mi sta facendo venire un cancro fulminante (ma dico, ma non sanno che esiste lo smalto all'acqua? Economico, inodore e assolutamente non nocivo).

2) La broncopolmonite che mi sta venendo siccome i miei colleghi hanno spalancato le finestre per non morire di vernice (e io sto solo con una magliettina e un cardigan).

Voglio andare a casa, li mortacci!

venerdì 4 marzo 2011

Sfruttamenti lavorativi.

Il 25 febbraio mi è scaduto lo stage qui nell'azienda in cui sto lavorando. Il 24 mi è stato comunicato che da stagista sarei diventato un co.co.pro. e che a distanza di pochissimo mi sarebbe stato fatto firmare il contratto.
Siamo al 4 marzo e ancora non ho firmato un bel niente, lavorando quest'intera settimana senza essere né carne né pesce.

Esulto. Yuppi.

martedì 1 marzo 2011

In bici a Milano

Oggi ho capito che andare in bici a Milano, anche se per cinque metri, è praticamente un suicidio a colpo sicuro. Non so quante volte ho rischiato di morire, cazzo! Tra l'altro sono veramente a pezzi oggi, a lavoro mi stanno massacrando...


...cosa non si fa per portarsi a casa quattro spicci...

Il pensiero musicale: Adam's song, Blink 182

Sono in un mood un po' strano. Sono molto felice, non mi manca nulla davvero. Ma alterno improvvisi stati di malinconia molto forti, forse perché quando si è felici si è coscienti che prima o poi questa finirà poiché la realtà è mutevole.

A proposito di questo, la canzone di oggi è Adam's song dei Blink 182, perché rispecchia la mia malinconia e parla di un periodo in cui ero molto felice e che non tornerà mai più, gli anni del liceo, in cui le preoccupazioni erano le interrogazioni e si era al sicuro dalle difficoltà della vita.


"16 just held such better days, days when I still felt alive, we couldn't wait to get outside".




lunedì 28 febbraio 2011

Boccheggio

Il lunedì mattina non è stato mai così intenso. Si vede la differenza dallo stagista al dipendente (insomma, sempre co.co.pro. sono) sin dal primo giorno. Cazzo, ora mi devono spremere ogni singolo euro che mi danno.

domenica 27 febbraio 2011

Ikea

L'Ikea ti spompa. Una giornata passata interamente all'Ikea può essere devastante. E ora chi li monta tutti quei mobili che sono in corridoio belli e impacchettati? Mi sento come se mi fosse passato un treno addosso. Gh. E comunque i divani dell'Ikea fanno schifo, tutti.

venerdì 25 febbraio 2011

Felicità in pillole

Sebbene non abbia avuto un attimo di respiro, correndo a fare la spesa dopo lavoro, cucinando e pulendo il cesso per le pulizie settimanali, ti rendi conto che improvvisamente non c'è niente che non va. Che la quotidianità quando è serena è una delle cose che più può renderti felice.

Week-end

Un venerdì sfiancante, degna fine di una buona settimana. E poi ho un contratto, di questi tempi è oro! Sia santificato il venerdì!